Relatori pubblici, pubblicitari e lobbisti insieme a tecnici e giuristi ambientali per garantire un approccio interdisciplinare alla sostenibilità, prevenire il greenwashing e dare corrette informazioni a consumatori e istituzioni

Comunicare sostenibilità può costare multe salate se le aziende – anche se spinte da un genuino desiderio di mostrare gli sforzi per proteggere il pianeta – poi sconfinano nel greenwashing. Una comunicazione non corretta infatti potrebbe portare a gravi danni reputazionali, accuse di concorrenza sleale e di pubblicità ingannevole. Meglio avvalersi dell’aiuto di esperti per garantire corrette informazioni a consumatori e istituzioni.

Encanto Public Relations, Welcome e Noesi Public Affairs Lobbying & Communication – tre agenzie di comunicazione in Pr, Marketing e Lobby – insieme danno vita al progetto “Comunicabile-Sostenibile” per offrire il primo team di esperti per tutti i servizi di comunicazione con la supervisione di tecnici e legali info@comunicabilesostenibile.it .

Al progetto aderiscono Giusto&Sostenibile, società benefit emanazione dell’Associazione Consumatori e Utenti, e Strategy Innovation spin-off dell’Università Ca’ Foscari. Il primo fornisce una consulenza professionale in materia di tutela dell’ambiente con un team legale esperto di diritto ambientale, greenwashing, DNF Disclosure not financial; ESG Environmental, Social Governance; LCA Life Cycle Assessment. Il secondo si occupa di pianificazione strategica della sostenibilità e di modelli di business sostenibili.

Con “Giusto&Sostenibile” e “Strategy Innovation”, le 3 agenzie – Encanto Pr, Welcome e Noesi – garantiscono un approccio interdisciplinare qualificato alla comunicazione di sostenibilità che eviti il rischio di greenwashing. Il team di “Comunicabile-Sostenibile” con il placet degli esperti validerà i contenuti e valorizzerà gli sforzi di ogni azienda perché possano essere raccontati.

Il Presidente di Giusto&Sostenibile, Giuseppe d’Ippolito, cassazionista e giurista ambientale, ricorda che le pratiche di greenwashing sono sempre più condannate in Italia e all’estero, dai tribunali nazionali, dalle Autorità di Vigilanza e dalle istituzioni dell’Unione Europea. “La corretta comunicazione dei requisiti ambientali e dei report di sostenibilità (DNF Disclosure not financial; ESG Environmental, Social Governance; LCA Life Cycle Assessment) è già oggi molto consigliata ma diventerà obbligatoria, a partire dal 2024 e costituirà elemento di prevalutazione per la partecipazione a bandi e gare pubbliche, nazionali ed europee. I consumatori sono sempre più attenti e sensibili al “green marketing”, ma esso rischia di diventare un disvalore in termini di reputazione e immagine aziendale, quando non è realizzato in modo assolutamente corretto”.

“Comunicare la sostenibilità non è solo una leva reputazionale – spiega Roberto Gazzini di Encanto Pr – ma un’azione concreta per fare business in modo nuovo, a partire dal cambiamento che le parole possono veicolare. Alla sostenibilità oggi sono più attenti tutti: il consumatore, le istituzioni, ma anche il legislatore”.

“La sostenibilità è un percorso che coinvolge l’azienda nel suo complesso e tende sempre più a rappresentare un asset strategico. – afferma Giorgio Cortella di Welcome – Vi sono diversi gradi di approccio alla sostenibilità: è importante acquisire consapevolezza sul proprio livello e comunicarlo correttamente, sia all’interno della propria organizzazione sia all’esterno. Farsi accompagnare in una corretta ed efficace comunicazione di sostenibilità non solo è indispensabile per vedersi riconosciuto il giusto vantaggio competitivo, ma anche per evitare il rischio di greenwashing”.

Per Claudio Sestili, fondatore e direttore di Noesi, “Comunicare la sostenibilità è diventata ormai un’opportunità e una sfida per ogni azienda che va strutturata attraverso una vera e propria strategia di comunicazione integrata rivolta a clienti e stakeholder, elaborata da professionisti del
settore. Affinché questo processo risulti effettivamente efficace esso deve seguire una parola d’ordine: informare. Cosa significa? Tre cose principalmente: evitare il greenwashing, evitare la comunicazione commerciale e offrire dati certi ed affidabili, verificabili”.